Pesanti,
le ore dell’abbandono
giungono a trastullare
voci di pensieri.
E le voci,
veloci,
fuggono spaventate
con occhi
che traboccano di paura.
E i pensieri,
cadon giù,
asfissiati …
affogano.
Le ore dell’abbandono
risuonano
ad albe e crepuscoli,
ed ogni notte
mi tirano i capelli,
mi graffiano le carni,
mi urlano come ronzii
alle orecchie.
Come incubi,
le ore dell’abbandono
non mi lasciano
più riposare,
ma con voce stridula
urlano
al di fuori
della mia coscienza.
Siddharta-Asia Lomartire
2011 TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Nessun commento:
Posta un commento