La notte
s’adagia sovrana
su di un languido sguardo,
e su labbra prosperose.
S’affaccia
la luce soffusa
della sua concubina
che resta mobile,
a solcar un cielo
senza profumo,
arido,
effimero
di sbiaditi colori.
Un viso incolume,
sfiorato da sottili
fili neri,
portati via dal vento.
Un connubio
di silenzio e immobilità.
Leggera sussurra
la notte
baciando quelle labbra
prosperose.
S’arresta la luna
e più non tramonta,
ma imperterrita sovrasta.
Siddharta-asia Lomartire
2011 TUTTI I DIRITTI RISERVATI
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