L’amaro,
che giace in bocca
si mescola alla saliva
sino a deglutire in gola.
Lento scende ,
sino a seccarsi lì
dove prende
a nascer chiara
la voce.
È aspro,
rude
il suo suono
e come s’esprime
fa seccar
ogni valida risposta,
Il suo profumo
inebria e ammutolisce.
L’amaro che giaceva in bocca
sino a seccarsi
e tramutarsi in voce,
è avido,
presuntuoso a suo modo
da placar
ogni risposta
a ogni sua domanda.
Siddharta-Asia Lomartire
2011 TUTTI I DIRITTI RISERVATI
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